lunedì 1 aprile 2013

The giver, il donatore

The Giver, il Donatore, di Lois Lowry
Jonas ha 11 anni e vive in una famiglia perfetta, una di quelle in cui a tavola si parla dei sogni fatti la notte e si condividono le emozioni della giornata; ha un papà e una mamma che l'hanno scelto, letteralmente, perchè, per averlo, hanno fatto domanda di assegnazione di un bimbo al Centro Puericultura, proprio come per la sorellina Lily.
Jonas vive in una società perfetta, una di quelle in cui ad ognuno è assegnato un compito preciso, gli orari sono scanditi rigidamente e le devianze punite pubblicamente.
Il principio cardine del mondo in cui è nato è quello dell'Uniformità, nell'abbigliamento, nelle acconciature, nelle abitazioni...... l'uniformità protegge la comunità dagli scossoni, dagli imprevisti,  dai dolori, ma anche dalle pulsioni e da tutte le emozioni. Protegge tutti, ma non lui.
Quando, alla cerimonia del suo dodicesimo compleanno, viene scelto dal Consiglio per essere il prossimo Accoglitore di memorie, la sua vita viene sconvolta.
Il suo predecessore, ora diventato Donatore, lo istruisce sul passato della comunità, dell'umanità intera, trasmettendogli ricordi, memorie, immagini di tempi dimenticati, e allora Jonas si imbatte nella Miseria, nel Dolore, nella Paura e nella Morte, ma anche nell'Amore, nel Colore e nella Famiglia.
Come resistere? Come pensare di lasciare tutti gli altri all'oscuro di questo mondo fatto di tutte le emozioni? Come continuare a mentire?
Ma le conseguenze potrebbero essere distruttive, per uomini ormai assopiti ad ogni impulso.
Jonas è giovane, ma capisce bene che soffrire è meglio che vivere una vita anestetizzata e allora rischia, in prima persona, forse fino alla morte, perchè nessun Potere lo lascerà mai distruggere la sicura e prevedibile vita delal Comunità.
Eppure, forse, da qualche parte, la neve, un camino e una famiglia lo attendono, forse.

Primo volume di una trilogia che fra poco approderà anche al cinema, The giver è un volume per ragazzi, piacevole e ben raccontato. C'è persino chi osa paragonarlo a 1984 di Orwell...beh, non esageriamo, ma almeno è un buon punto di partenza per arrivarci!


2 commenti:

Tenar ha detto...

Sembra carino, anche se non originalissimo

Cristina ha detto...

Sì cara Tenar, carino, ma non di più. E' un'ottima, sintetica valutazione.