mercoledì 8 maggio 2013

La saga di Niccolò, istigazione alla lettura

La storia di Claes o Niccolò o Nicolas o Nicco de Fleury, o forse di St Pol, è una di quelle saghe che non avrei mai voluto finire. Otto volumi di intricate e mozzafiato vicende in giro per l'Europa del Cinquecento seguendo uno degli spiriti più brillanti, machiavellici e geniali che mi sia mai capitato di vedere tra le pagine di un libro!

Attraverso gli otto volumi si entra nelle botteghe, nelle concerie, nelle tintorie di Bruges, nelle botteghe del vetro di Venezia, nei cantieri delle cattedrali scozzesi, nei giardini pensili dell'Egitto e nelle città assediate dai musulmani.
Conosciamo Nicolas quando è solo un giovane irruento e incline a cacciarsi nei guai; fa l'apprendista a Bruges, nella tintoria di Marianne de Charetty che lo ha accolto nella sua casa, trattandolo quasi come un figlio e istruendolo insieme al suo primogenito Felix. In città Claes è famoso per le scazzottate, le ubriacature e le nottate con le ragazze, ma tanta irrequietezza è solo un modo per sfogare una intelligenza fuori del comune che lo porterà, in pochi anni, a scalare la società di Bruges, contro ogni parere e convenienza sociale.
Incapace di mettere radici viaggerà, con la scusa degli affari, in Francia, Italia, nell'oscura Africa, a Cipro, fra i Turchi e gli Islandesi, in Scozia e a Danzica. Il suo tormento metterà continuamente a rischio la sua famiglia, la sua vita, persino la sua stessa identità.
Non è possibile dire cos'abbia nell'animo il magnifico Nicolas, ma, leggendo i romanzi, ci si sente partecipi di ogni singolo timore, dolore, affanno, gioia, ebbrezza, si parteggia visceralmente per il giovane, senza in realtà riuscire a capire fino in fondo cosa gli passi per la mente.
Il personaggio è il magnifico parto di una mente di scrittrice fra le più fervide, complesse e profonde che io abbia mai visto. L'impressione è che la Dunnett avesse in mente ogni singolo avvenimento, imprevisto e particolare ancor prima di aver iniziato a scrivere; solo così una vicenda tanto complicata può reggersi per le oltre 4000 pagine della saga senza mai perdere un solo pezzo, senza contraddirsi o lasciare incompiuta un'azione.
Un capolavoro, non ho altra definizione.
Una sola controindicazione: per chi non ama le ambientazioni storiche tutto diventa un po' più pesante.

3 commenti:

perlAmica ha detto...

Grazie mille per l'interessante segnalazione!
Adoriamo le saghe e l'ambientazione storica!!!

Bacibaci
Cri&Anna

katherine ha detto...

WOW! La tua recensione fa venire veramente la voglia di leggere tutti questi tomi!
Buon fine settimana!

Tenar ha detto...

Mi inibisce un po' l'ampiezza della saga, ma la metterò di sicuro tra le cose da leggere!